Dakhla 07

dakhla 07testi e foto © massimo re

… archiviata la pratica Baja California non ci restava che attendere la prossima trasferta verso lidi ventosi… purtroppo il gruppo californiano (anche per esigenze di fidanzate, mogli e lavoro) si sarebbe diviso per il surf trip estivo: chi prenotava Mauritius (er Cozzaro e consorte), chi ritornava per l’ennesima volta in Oman (ci stai dentro Tano?!), chi optava per Pozo (Marcel) e chi, come me ed il Carluccio wave, decideva di spostare le ferie estive ad ottobre (come back to Maui ragazzi!) lavorando quindi il mese d’agosto. Senonchè lavorare quando tutti gli altri sono in vacanza non è per niente bello… decidiamo quindi di prenderci una settimanina (quella di ferragosto) giusta giusta (intanto nessuno se ne accorge) e dirigerci versa una meta vicina, ventosa e poco costosa… il Marocco!
Volevo però uno spot poco affollato e con qualche garanzia di trovare onde “serie”. Mi avevano parlato di un posto ventosissimo e con onde anche d’estate situato all’estremo sud del Marocco (quasi al confine con la Mauritania, per intenderci a quasi 1.500 Km da Essaouira) ancora semisconosciuto a livello windsurfistico anche per ovvie difficoltà logistiche (si trova proprio nel deserto del Sahara Occidentale): DAKHLA.
La curiosità e la voglia di esplorare uno spot nuovo era troppa…. optiamo per Dakhla!
Mi metto quindi subito alla ricerca di un volo low cost, ma scopro ben presto che l’unica compagnia aerea che vola fino laggiù è la Royal Air Maroc (Milano–Casablanca-Dakhla) a 600 Euro… va beh, la voglia di conoscere si paga a caro prezzo!! E così il 12 agosto ci troviamo in volo per il Marocco con il nostro solito eccesso di bagaglio al seguito (a proposito… grande Air Maroc, non ci ha fatto pagare niente né all’andata né al ritorno…). Dopo uno stop-over di una notte a Casablanca atterriamo a Dakhla il mattino successivo. Ad attenderci all’aeroporto il nostro fido amico Davide “Centrino” Accornero che era volato a Dakhla una settimana prima trattandosi ovviamente delle sue uniche ferie estive…
DAKHLA è una piccola città di confine che si trova quasi all’estremità di una penisola di deserto lunga una trentina di chilometri e larga tre. Tale penisola forma quindi, all’interno, una grande laguna oceanica circondata da numerose dune di sabbia e di rocce che formano un colpo d’occho mozzafiato… spostandosi invece di soli tre chilometri verso l’esterno si raggiunge l’oceano con le sue lunghissime spiagge di sabbia bianca assolutamente deserte ed incontaminate, interrotte di tanto in tanto da promontori di roccie che si addentrano nel blu del mare permettendo quindi il formarsi di onde lunghe e regolari….Il tutto condito dalla presenza del vento che spazza incessantemente la penisola rinforzando la propria intensità in laguna per l’effetto venturi. Per intenderci, in laguna si usa un metro – un metro e mezzo in meno di vela che in oceano!
Tornando a noi, giunti finalmente in terra marocchina ci dirigiamo al campeggio “Dakhla Attitude” (dove Davide aveva già trascorso una settimana) che si trova nella laguna proprio a ridosso di una grande duna rocciosa che lo ripara dal vento, a 10 minuti di auto da Point d’Or (lo spot wave in oceano). Il campeggio, gestito da Rachid Roussafi (ex pro di windsurf ed ora kiter) avrebbe potenzialità enormi: è l’unica struttura “alberghiera” che si trova direttamente “on the spot”, in una cornice naturalistica incredibile dove i vari elementi quali l’acqua, il deserto, il cielo e la sabbia sono sapientemente mescolati per formare un quadro che vi incanterà per tanta bellezza… purtroppo il campeggio è gestito malissimo ed i clienti, che dovrebbero essere oggetto di attenzioni o comunque trattati come tali, vengono trascurati in maniera quasi fastidiosa. Così vi capiterà che, nonostante al momento della prenotazione vi abbiano garantito di portarvi a surfare in oceano a vostra richiesta, nessuno vi accompagnerà là quando lo vorrete (per surfare in laguna restavo al lago di Garda….) e poi, mi raccomando, non fatevi venire troppa fame in quanto il cibo è razionato (neanche fossimo “all’Isola dei Famosi”!) ma in compenso vi capiterà di vedere i dipendenti del campeggio banchettare con aragosta e altro ben di Dio mentre a voi toccherà un pugnetto di cous-cous!
Ed è per questi motivi che il secondo giorno ce ne siamo andati via!
Abbiamo quindi preso alloggio presso l’Hotel più “lussuoso” di Dakhla, il SAHARA REGENCY, situato a 50 metri dall’aeroporto in pieno centro cittadino e dotato di tutti i comfort compresa piscina, sauna e discoteca serale! Il tutto per la modica somma di poco più di 20 euro a testa al giorno compresa colazione a buffet (spettacolare) e cena alla carta! Non potevamo pretendere di più! Ci rimaneva da risolvere l’ultimo problema, forse il più importante, visto che ci trovavamo a circa 25 chilometri dagli spot: il noleggio di una vettura 4×4 (necessaria per raggiungere le varie spiagge a cui si accede soltanto tramite il deserto!). Purtroppo, e lì ho inteso il motivo per cui Dakhla è ancora un luogo (turisticamente e surfisticamente parlando) inesplorato, non esistono rent-a-car o privati che affittino i loro mezzi con o senza autista! Fortunatamente il proprietario dell’albergo dove alloggiavamo ci ha imprestato (ovviamente a pagamento) un suo vecchio Land Rover Santana passo corto che ha svolto il suo compito “egregiamente” o quasi… (un giorno al tramonto abbiamo rischiato di passare la notte nel deserto perché la piccolina non ne voleva sapere di mettersi in moto!)
Bene, risolto anche il problema dell’auto ci siamo quindi potuti dedicare, finalmente, a ciò per cui ci trovavamo a Dakhla, vale a dire surfare, surfare e ancora surfare! Come vi ho detto in oceano c’è meno vento che in laguna e poiché il vento rinforza nel primo pomeriggio la nostra giornata surfistica tipo era la seguente: prima sessione mattutina in laguna con la 4.7 giusto per scaldarci, quindi trasferimento nelle prime ore del pomeriggio in oceano per un uscita wave con la 5.3 - 5.7, dopodichè verso sera, prima che facesse buio, nuova uscita defatigante in laguna con la 4.2!!!
In oceano però il vento non sempre ci ha assistito a dovere (qualche giorno faticavamo a planare anche con le vele grosse) ma considerato che a Essaouira nella nostra stessa settimana non ha fatto un alito di vento possiamo ritenerci molto fortunati e dire senza ombra di dubbio che Dakhla è una “wind-machine”!
Purtroppo non ci sono foto “in action” scattate in oceano stante la mancanza del mio aiutante fotografo, il fido Marcel ed io certo non mi volevo perdere neanche un istante di onde e vento a causa del poco tempo a disposizione.
Da provare è anche lo spot “speed” che si trova in laguna: in quel punto della laguna infatti la spiaggia che non degrada lentamente ma finisce di colpo lasciando spazio alla profondità del mare ed il vento che soffia perfettamente offshore rendendo lo specchio d’acqua un cristallo, offrono la possibilità di cimentarsi in gare di velocità mozzafiato a 30 cm dalla spiaggia… provare per credere!
Un’ultima annotazione per quanto riguarda gli spot wave di Dakhla: in estate l’unico che funziona è Point d’Or.
Si trova in oceano proprio di fronte al campeggio Dakhla Attitude. L’onda è consistente (dai due ai tre metri) perfetta per saltare e, alle volte, anche da surfare. Gli altri due spot, Oum Lombouir (5 chilometri a nord di Dakhla, subito dopo il Check point) e La Sarga (a sud di Dakhla) funzionano solo d’inverno quando gli swell si fanno maggiormente consistenti.
Per quanto riguarda infine la movida serale, beh…. Dakhla non è Essaouira ne’ Marrakesh, non vi sono locali ne’ negozi deputati allo shopping, portatevi quindi un bel libro per la sera, ma vi assicuro che sarete così stanchi che non vedrete l’ora di toccare il vostro letto!
Comunque, se alloggiate al Sahara Regency è a vostra disposizione una discoteca ed un piano bar molto carino in quanto situato all’ultimo piano dell’hotel con una vista impagabile su tutta Dakhla!
Per concludere, dovendo dare un voto alla vacanza darei un bel 10, considerato il tempo trascorso in acqua, la qualità della sistemazione presso l’hotel Sahara Regency, la somma di euro complessivamente spesi per la vacanza e soprattutto la circostanza che un viaggio a Dakhla è veramente easy… parti alla sera e arrivi al mattino e praticamente sei già sullo spot. Idem per il ritorno! Questo permette veramente di poter programmare un trip laggiù guardando le previsioni del vento! Questo è quanto… ora scappo che devo preparare i bagagli per… MAUI! Ho’okipa is waiting for us!
Aloha

scarica il report in formato pdf

 

Altri articoli

Annunci Sponsorizzati

Leave a reply