Tasmania 06

tasmania Autori, riders e fotografi: Checco e Silvia

Invogliati da qualche raro servizio su riviste specializzate, l’idea di un trip in Tasmania ci è venuta quando è stato possibile inserirlo facilmente, con alcuni piccoli accorgimenti, in un lungo viaggio in Australia.
In una sola settimana abbiamo potuto saggiare tutte le condizioni: acqua piatta, onde piccole e grosse, venti da entrambe le direzioni e di varia intensità, il tutto inserito in uno scenario mozzafiato.
Sicuramente il freddo – pur essendo dicembre (ovvero estate) – si è fatto sentire, probabilmente dovuto anche ad un inizio estate particolarmente fredda pure sul resto dell’Australia.
La zona di maggiore interesse windsurfistico è nei dintorni di Marrawah, località (non si può definire paesino) nell’angolo nord-ovest della Tasmania, dove le onde arrivano direttamente dall’Oceano del Sud e i venti soffiano impetuosi ad ogni passaggio di perturbazione.
Siamo atterrati da Melbourne all’aeroporto di Launceston che è il principale della zona nord della Tasmania (circa 300 km da Marrawah). Dopo un rapido consulto presso il locale negozio di windsurf (Planet Surf di Alan) ci siamo diretti a Bellbuoy Beach, 50 km a nord di Launceston, bellissima baia dove il vento da Ovest entra meglio che a Marrawah con direzione side/side-on.
Dopo il pomeriggio passato in acqua abbiamo indirizzato il muso della “moderna” Falcon wagon verso Marrawah per fermarci esausti 70 km prima a Stanley, simpatico paesino turistico noto per il promontorio che la sovrasta detto “The Nut”. L’indomani mattina un forte vento da Nord Est ci ha permesso immediatamente di saziare la voglia di uscire con una rilassante “session” in acqua piatta a Port Latta, spot nelle vicinanze di Stanley.
L’arrivo nel primo pomeriggio a Marrawah nello spot di Greens Bay ci ha subito mostrato le prime meraviglie: il vento da Nord Est combinato con circa un metro e mezzo d’onda creava belle condizioni mura a destra side-off. Sicuramente la stanchezza unita al vento molto forte e rafficato ha presto esaurito le nostre forze lasciandoci però già pienamente soddisfatti per ciò che si poteva presagire visto che le previsioni confermavano forti correnti da Ovest per i giorni a seguire.
Nei successivi 5 giorni il fantastico cottage sulla collina con magnifica vista sulla baia, preso in affitto da un contadino surfista del posto, ci ha fatto godere al meglio le condizioni così mutevoli e permesso di scaldarci, con doccia calda e piumone, nei momenti di pausa. Ripartendo alla volta delle ben più famose e affollate coste della West OZ, il pensiero di lasciare quel piccolo paradiso del windsurf ci ha fatto pentire di non essere rimasti più lungo nella rilassante Marrawah.

SPOT GUIDE: MARRAWAH
Sferzata dai 40 ruggenti la Tasmania offre innumerevoli spot desertici lungo tutta l’isola, ma, se cercate condizioni perfette per il waveriding

la vostra destinazione è la zona di Marrawah. Tranne che in periodi particolari non troverete alcun local in spiaggia a cui chiedere indicazioni. L’unico abitante del posto cui poter fare riferimento per il windsurf è Justin Tapson il guru del luogo, windsurfista ormai in disarmo, che vi verrà sicuramente a cercare appena gli giungerà voce della presenza di qualche vela in zona e vi illustrerà, con foto e video, le meraviglie del posto. E’ veramente disponibile e ospitale insieme alla moglie e alle figlie. Per indicazioni su dove abita basta chiedere al “General Store” del paese.

Essendo il vento legato al passaggio delle perturbazioni i periodi migliori dovrebbero essere nei cambi di stagione, cioè ottobre/novembre e febbraio/marzo. A detta di Justin a gennaio/ febbraio quando l’anticiclone domina nel Mare del Sud c’è spesso una forte brezza da sud/ovest grazie all’effetto termico. Le numerose mareggiate provenienti dall’Oceano del Sud assicurano la presenza di onde. A testimonianza di ciò verso fine gennaio si svolge la locale gara di wave. Inoltre la temperatura dell’aria e dell’acqua tende ad alzarsi con l’avanzare della stagione. A metà dicembre, mentre la temperatura dell’acqua è di circa 18°, la temperatura esterna coi freddi venti da sud si è spesso mantenuta intorno ai 14-15° migliorando soltanto nei rari momenti soleggiati.
Muta usata e consigliata: 4/3 o 3/3 con l’utilizzo indispensabile di maniche.

Greens Bay: è il posto principale e l’unico dove siamo usciti nella zona di Marrawah. E’ una grande baia molto sicura con fondale sabbioso in cui è possibile uscire in tutte le condizioni sempre con un po’ d’onda. Le condizioni migliori si hanno con venti da sud-sud/ovest (mure a sinistra) e da nord/est (mure a destra se c’è onda). Il vento da ovest è più side-on, quindi molto rafficato vicino a riva, comunque divertente specialmente per saltare ammesso che il mare non diventi troppo impegnativo rendendo difficoltosa l’uscita. Noi abbiamo trovato le condizioni migliori con vento leggero di sud/ovest (da 5,3) e mare di scaduta che ci ha permesso di surfare onde lunghissime, facili e sufficientemente potenti. In alcuni momenti le condizioni del mare e il vento rafficato hanno reso difficile il superamento dei frangenti causando lunghe nuotate e camminate in spiaggia. Il fondale sabbioso e la lunghezza della baia ci ha sempre permesso di uscire in totale sicurezza. C’è un bel pratino dove armare, gazebo dove ripararsi e servizi.

Nettley Bay: si trova 5 minuti più a sud rispetto a Greens. Lo swell entra meglio e dicono che le condizioni migliori siano con vento da sud. Difficile capire dove sia l’accesso in acqua: in un video “home made” di Justin Tapson c’era l’immagine di un ragazzo che si buttava dalle rocce.

The Bluff: è l’altro spot principale della zona che funziona come Greens con onde un po’ più potenti. A detta di Justin sembra essere migliore con il nordest perché il vento è più costante e meno rafficato. Si trova a circa 25 minuti da Marrawah proseguendo a sud verso Arthur River. Troverete una deviazione sulla destra con l’indicazione. Qui inizia un facile sterrato di circa 5 km che porta al villaggio di pescatori. La spiaggia si trova poco più a nord rispetto al villaggio.

Lighthouse: è famoso per le grandi mareggiate più che altro fra i surfisti, talvolta anche per il windsurf. Si trova a circa 10 minuti a sud di Marrawah seguendo le indicazioni per West Point.

Arthur River: è una località caratteristica che si trova a circa 25 minuti a sud di Marrawah. Surfabile con venti da sud e belle onde anche quando negli altri spot non c’è swell.

ALTRI SPOT VISITATI
BellBuoy Beach: si trova vicino a Low Head paesino a 50 km a nord di Launceston vicino alla voce del Tamar River.
Prima di arrivare a Low Head deviare a destra per il campo di volo prima del quale svoltare a sinistra e proseguire fino al termine della strada. Consigliato con vento da ovest che tende a rinforzare attraversando lo stretto di Bass. Condizioni facili side-on.

Port Latta / Edgecumbe beach: si trovano lungo la Bass Highway poco prima di raggiungere Stanley. Consigliati dai local con vento da nord/est. Noi vi siamo usciti con vento forte e mare piatto.

ROAD BOOK
Marrawah è una minuscola località rurale costituita da fattorie oltre a un piccolo “General Store” e una taverna. Qualche chilometro prima di c’è un’altra località, Redpa, dove potete trovare un altro “general store” e la scuola con possibilità di accesso a internet.
Smithton, 50 km prima di Marrawah, è l’ultimo centro abitato dove potete trovare supermercati con prezzi normali e altri negozi.

Alloggio
La possibilità di sistemazione a Marrawah è limitata a qualche cottage pubblicizzato in internet e sulla guida Lonely Planet. Non esistono in loco altre sistemazioni più economiche per due persone. Justin Tapson può mettere a disposizione una casa che diventa molto economica se si è in gruppo (tel. 0061 03 6457 1104 email justintapson@yahoo.com.au).
Diversamente, campeggio libero e gratuito a Greens Bay con bagni pubblici e doccia fredda. Visto il clima è consigliabile solo se dotati di un camper confortevole con possibilità di acqua calda.
Marrawah Beach House e Ocean Bliss (dove siamo stati noi). Sono due fantastici cottage per 4 persone con vista Greens Bay dotati di tutti i comfort compreso videoregistratore con numerosi video di surf. Questo vi permetterà di riposarvi e rifocillarvi fra un’uscita e l’altra tenendo sotto controllo lo spot. Il prezzo per 2 persone è di circa 100 AU$ al giorno, in 4 diventa più economico, circa 15 AU$ a persona. Contattabile solo per telefono o fax 0061 03 6457 1285.
Glendonald Cottage, 80 AU$ al giorno per 2 persone. Si trova in campagna sulla strada di Marrawah. Molto carino ma lontano dal mare. Tel/Fax 0061 03 6457 1191
Rest-a-while, 80 AU$ al giorno per 2 persone. Ancora più lontano dal mare accanto al General Store di Redpa. Tel/Fax 0061 03 6457 1106
Ann Bay Cabins, a Greens, cottages molto raffinati e più cari. Tel/Fax 0061 03 6457 1361
Ad Arthur River esistono molte altre sistemazioni con prezzi simili.
Già a metà dicembre abbiamo trovato poca disponibilità di posto, è quindi consigliabile prenotare prima per periodi di alta stagione.

Mezzo di trasporto
Noi abbiamo scelto l’auto: ne esistono di tutti i prezzi. Le più care si possono trovare facilmente sul web, noi ci siamo rivolti via fax a Economy Car Rental (tel/fax 0061 03 63343299)a Launceston che affitta vecchie auto a prezzi modici: 33 AU$ al giorno per una enorme Ford Falcon wagon. Sullo stesso livello Lo-cost Auto, rent al sito www.rentforless.com.au
Altra possibilità è il noleggio di un camper: una valida compagnia locale, che offre campervan
e auto, è

AutoRent-Hertz (www.autorent.com.au).
Nella più lontana Hobart è possibile trovare anche più economici furgoni camperizzati (www.devilcampervans.com.au).

Come arrivarci
La Tasmania è si lontana ma non così irraggiungibile per chi avesse già intenzione di andare in Australia: infatti la soluzione più comoda ed economica è acquistare un biglietto della compagnia low cost Virgin Blue direttamente sul sito www.virginblue.com.au che vola quotidianamente da Sidney o Melbourne per Hobert o Launceston.
Acquistato per tempo è un biglietto veramente economico che vi consente di portare la vostra attrezzatura gratuitamente (ogni attrezzatura sportiva viene considerata di 5 kg del bagaglio consentito!).
Noi abbiamo speso 71 AU$ a cranio tasse comprese per il Melbourne / Launceston e 250 AU$ per il Launceston / Sydney / Perth. Servizi, puntualità e cortesia al top anche nel microscopico aeroporto di Launceston!
Altra possibilità è l’avventurosa traversata Melbourne-Devonport con il traghetto notturno “Spirit of Tasmania”, comunque più caro e pericoloso per i deboli di stomaco.
Quanto al volo internazionale la preferita è stata sempre la Malaysia Airlines che ha concesso ai windsurfisti 40 kg di franchigia gratuiti per tutte le tratte (fateveli rigorosamente stampare sul biglietto, scripta manent).

Info turistiche
Cambio: 1 Euro corrisponde a circa 1,58 Dollari Australiani.
La Tasmania offre paesaggi diversi su un territorio abbastanza ristretto che permette di passare velocemente dalle spiagge selvagge alle avventurose montagne. Oltre alla bellezza della natura offre qualche resto della sua storia coloniale ma soprattutto diversi siti aborigeni.
Senza andare troppo lontano per chi ha tempo e non vuole fare solo windsurf proprio nella zona di Marrawah si trovano alcune aree aborigene.
Il West Point Aborigenal Site che si raggiunge proseguendo lungo lo sterrato che porta a West Point se la strada è in buone condizioni.
Il Mount Cameron West Aboriginal Site (detto Preminghana) è il monte che si innalza sul mare alla fine della baia di Greens. E’ l’area aborigena più importante della zona ma visitabile solo accompagnati da una guida turistica aborigena. Justin Tapson ci ha mostrato foto di un’onda enorme surfabile che si trova di fronte a Mount Cameron.
Il Sundown Point Aborigenal Site si trova una decina di chilometri a sud di Arthur River, ma va segnalato che dopo Arthur River la strada non è più asfaltata.
Senza scomodare gli aborigeni se vi piace camminare è possibile arrivare ai piedi di Mt Cameron passeggiando fino alla fine della spiaggia di Greens, in circa 3 ore fra andata e ritorno. Nella zona di Arthur River organizzano gite sul fiume per visitare la foresta pluviale. Se invece potete tornare a casa senza aver visto i famosi diavoli della Tasmania, vivi e non morti in strada, i proprietari del Glendonald Cottage organizzano tours alla scoperta della

natura selvaggia che includono la possibilità di vedere “cenare” i voraci diavoletti.
Infine 10 minuti prima di arrivare a Marrawah c’è il Dismal Swamp attrazione turistica dove lavora la moglie di Justin. Si tratta di un lungo scivolo attraverso alla foresta tropicale dove potrete lanciarvi, a pagamento, vestiti con tuta e caschetto.
Questo è solo quanto può offrirvi la piccola area attorno a Marrawah e rende l’idea delle innumerevoli possibilità di divertimento che offre la Tasmania, sempre se non vorrete trascorrere il vostro tempo solo in acqua.
Dobbiamo ammettere che noi, da bravi windsurfisti, non abbiamo fatto nemmeno uno dei tour qui elencati e ci siamo limitati a qualche giro in auto alla scoperta della zona in attesa del momento giusto per entrare in acqua.

Siti internet utili
http://www.windsurfing.org/tas.htm sito di windsurf australiano con informazioni sul windsurf in Tasmania
http://www.coastview.com.au/ per previsioni e rilevazioni meteo in Tasmania, in particolare “Costal Obsevations” per info sulle condizioni del giorno e “Wind&Swell” per previsioni.
http://www.smackfest.net/loc.html info su Marrawah relative alla gara dove trovate anche una clip del video http://www.smackfest.net/videos/sf2_320×240trailer.mov e il racconto della gara svoltasi nel 2003 http://www.smackfest.net/story01.html (gara di cui, tra l’altro, Wind News vi ha offerto un ampio servizio nel numero di giugno 2003).

scarica il report in formato pdf

 

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