RRD Wavecult 84/07

WaveCult 84/07

Una tavola wave, costruita in sandwich con fibre carbon/kevlar “high modulus”, rigida e leggera, ben rifinita ed equipaggiata con una parte accessoristica di prim’ordine (straps e pads stellari associati ad una buona pinna) che vi farà “innamorare” al  primo bordo….
Potremmo finire direttamente qui il test rimandandovi al commento di Andrea Rosati che condividiamo in pieno… ci limiteremo invece a dire che trovare una tavola con caratteristiche più spiccatamente wave di un freewave, da abbinare magari ad wave piccolo sui 70 litri, che vada bene con vele da 5,3 e 5,7, quando il “piccolino” è inutilizzabile e che sia sfruttabile anche in spot senza onda, ciopposi e rafficati dal punto di vista vento (chissà come mai mi viene subito in mente Noli…), non è che sia una cosa così semplice!
Eppure questo Wave Cult 84 ha soddisfatto questa esigenza. Nonostante la sua lunghezza di soli 233 cm, questa tavola si trova decisamente a suo agio anche con la 5,7, il vento rafficato e l’acqua piatta… sembra strano (neanche poi tanto se si pensa alla larghezza di 59 cm, tanto per darvi un’idea identica a quella dello Score 104, uno dei primi “freemove” di qualche anno fa…), ma anche con questa vela, una volta partito, il Wave Cult non soffre i buchi di vento ed accelera subito, filando via molto più velocemente di quello che ti aspetteresti da un wave. Un wave veloce?! Prima di storcere il naso è meglio che proviate qualche surfata e qualche bottom con il Wave Cult 84, magari con una 5,3 che è la cosidetta “morte sua” e vi renderete conto di quanto valga, questo scafetto in mezzo alle onde.
Stabile, leggera con una grande propensione ai salti visto l’accelerazione devastante in “spazi ristretti”, “carva” che è un piacere e surfa ancora meglio… insomma il cosidetto “coup dei coeur” che costa però una settantina di euro in più del già salato prezzo dello scorso anno.

PRO TEST COMMENT (by Andrea Rosati)
Wave Cult 84: onde, salti, acqua piatta, freestyle… overall 100% fun!!
Ci sono uscito ad Ohau a Diamond Head e Toes, con onde da 1 a più di 4 metri e si è sempre disimpegnata alla grande anche da condizioni più che estreme. Anche ad Hookipa in una giornatina con set di tre metri e vento da 4.7 rafficatissimo con buchi sotto riva allucinanti, si è rivelata l’asso nella manica. La specialità di questa tavola è l’aerial visto che la velocità che acquista in pochissimo tempo ti permette di staccare aerial mozzafiato! Per non parlare poi dei salti anche negli spots dove veramente hai poco spazio per prendere velocità. Inoltre se le onde sono mosce, la larghezza generosa della poppa non ti farà mai fermare nel bottom e i concavi ti permetteranno di fare dei cut back molto radicali. Un altro grande vantaggio dei concavi lo si nota quando bisogna superare la schiuma e non si ha molta velocità o si è senza vento. Sembra di avere un cuscino d’aria sotto la tavola. Il punto debole potrebbe essere la soprainvelatura con le vele sotto la 4,7: allora diventa veramente impegnativa da controllare. Oppure se sei un rider leggero sotto 70 kg ti risulterà dura da girare se sei troppo pieno con la vela.
*Da qui i diversi voti nel wave riding con onda grossa: 9 se giusti o sottoinvelati, 6 se soprainvelati. Le vele ideali che puoi utilizzarci vanno dalla 5.8 alla 4.7 con preferenza 5.4-5.0.
Per quanto riguarda la posizione delle straps personalmente uso l’anteriore tutta avanti e la posteriore tutta indietro. Poi siccome il passo della singola straps è troppo largo e per surfare ho bisogno di una straps che sia larga di collo, ma stretta di base, in genere uso i buchi asimmetrici. Cioè per esempio nella straps anteriore della fila interna, uso l’ultimo buco venendo da poppa e nella esterna il penultimo. Così il passo da 15 cm diventa 14-14,3 cm e fa una grandissima differenza… credetemi. Stessa cosa per la posteriore.
La pinna che uso è una VS 8′25″ e per surfare è un altra musica. La pinna di serie è ok per le condizioni overall, ma se vuoi tirare fuori dalla tavola il massimo del potenziale wave allora questa è la pinna che devi usare. Sia in misura che modello. No compromise!
Una cosa che non ti aspetteresti mai da questa tavola è la propensione al freestyle… eh già potrete fare spock, grubby, flaka, shaka e persino cachoo in switch come se fosse una tavola da freestyle!
Dopo aver letto questo mio commento, sarete curiosi di saper se magari RRD sia il mio sponsor… beh lo è, ma sono pronto a dare la mia parola e il mio nome se non una di queste cose che ho detto non sia vera: provare per credere!

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