Campionato Italiano Wave 2009… un’occasione persa?

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Mini report by Benedetto Cavalieri - report dettagliato su WN di dicembre/gennaio 09.
foto © Emanuela Cauli -  http://www.emanuelacauli.it/

Le quattro foto di questa news, nell’ordine di La Croce, Spadea, Lopa e Franchini impegnato nel recupero vi dovrebbero dare l’idea delle condizioni! Altre le troverete nel report dettagliato su WN di dicembre/gennaio 09.
Nel week-end del 7/8 novembre era in programma a Cala Pischina, il Campionato Nazionale Wave a cui si erano iscritti 28 atleti. Il vento non è mancato soprattutto nella giornata di domenica, ma la direzione troppo on shore, la corrente assassina e le onde erano sempre in agguato al minimo errore. Nonostante le proteste di molti tra i più esperti atleti che chiedevano all’organizzazione di spostare il campo di gara a La Ciaccia più “umana”, la giuria ha deciso di provare a disputare la competizione ugualmente a Cala Pischina.
Le condizioni meteo hanno ben presto preso il sopravvento: inevitabilmente, tutti gli atleti che hanno osato con manovre o surfate radicali sono stati vittime dei frangenti, andando a scadere inevitabilmente sottovento e finendo a rocce.
A ingarbugliare ulteriormente la situazione è arrivato un… “colpo di scena” verso le 12 quando un atleta sardo ha perso l’attrezzatura a largo di Bomba Point. Viste le condizioni meteo e l’impossibilità di soccorrerlo si sono lanciati in acqua con i loro windsurf, Lopa e Franchini che in due tempi, sfidando i frangenti alti abbondantemente oltre l’albero, hanno individuato il povero malcapitato e lo hanno trainato in spiaggia.
La gara è stata sospesa in seguito all’incidente e successivamente l’organizzazione ha annullato il tabellone senza sentire il parere degli atleti.
Da segnalare la caparbietà degli atleti che anche in queste condizioni hanno deciso di scendere in acqua ed onorare l’unica tappa di Campionato italiano Wave 2009… molto probabilmente per quest’anno però non ci sarà un nuovo campione Nazionale Wave!

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7 replies


  1. Consuetudine tipicamente Italiana!!!
    Io dico la mia:
    Far partire la gara si traduce semplicemente in legittimazione alla non restituzione delle quote di iscrizione.
    Non spostare imprudentemente il campo di gara si traduce nel tentativo sconsiderato di favorire qualcuno come del resto la gestione della giuria.
    Qualcuno sa rispondere come sia stata selezionata la giuria e che competenze abbia la stessa per giudicare una gara wave?
    INTELLIGENTI PAUCA!!!!!!!


  2. c’e’ sempre un problema di organizzazione in italia dovuto e in parte scusato dal solito problema di reperire sponsor alias soldi per fare delle gare ben fatte.
    il problema fondi si traduce in gare fatte all’insegna del risparmio, senza neanche assistenza in acqua (o almeno tale, visto che il jet ski non è voluto scendere in acqua.. non è colpa del jet ski ma proprio della superficialità di un organizzazione..)
    di base se ci fossero soldi.. le cose verebbero bene, fatte cosi.. non so se vale la pena farle..


  3. concordo con Manuel,
    dobbiamo smettere di partecipare ad eventi organizzati esclusivamente a scopo di lucro per pochi individui,sminuendo e trascurando il valore degli atleti nel giudizio
    e valutazione delle performans da gente totalmente incompetente e poi la sicurezza degli stessi come in questo caso.
    quindi meglio niente a questo schifo……. e ci si lamentava del porcella padre!!!!!!!


  4. Boh… io mi ero allontanato ai miei tempi dal mondo delle gare che mi aveva affascinato in un primo momento, perchè abbastanza schifato dal fatto che in pratica tra disorganizzazioni, proteste e compagnia bella era più il tempo che si perdeva in cazzate a riva che quello che in realtà si surfava. La sensazione tutta mia, magari sbaglio eh… era che alla fine se non vinceva chi gridava più forte poco ci mancava!
    Ad un certo punto però… me ne sono beatamente sbattuto i beneamati delle gare, tanto che Wind News, che per qualche tempo era diventato una sorta di organo informativo dell’AICW, ha cessato questa funzione e per un sacco di anni ha dato scarso peso all’attività agonistica italiana.
    Certo è che nell’ultimo anno, per lo meno a sentire diversi atleti, pare che la situazione sia degenerata al peggio… e al peggio purtroppo non c’è mai fine! E non si parla soltanto di questa tappa wave! D’altra parte però parlo per sentito dire e non porto avanti proposte costruttive. Constato solo che, sempre per sentito dire da vari atleti, qualche persona seria nei direttivi pare ci sia e, a questo punto, se non si fanno sentire forte e chiaro gli esponenti della nuova generazione di regatanti… dubito che le cose potranno cambiare in meglio! Continueremo a trascinarci in questo tram, tram dove chi vince ha tutto l’interesse a far andare avanti le cose e chi perde a mandarli a monte… ed il comune surfista si interesserà sempre meno alle gare. Amen…
    smink


  5. Si potrebbe dare il titolo wave ad honorem a Lopa e Franchini per premiare coraggio e altruismo.

    Emilio


  6. Ciao a tutti,

    se qualcuno di windnews mi vuole contattare al cellulare sarò bel felice di spiegare cosa è successo a seguito della gara di wave.

    Carlo Cottafavi
    Segretario di Classe AICW/FW
    mobile phone: 393357231976

    Grazie


  7. ragazzi il freesurf e’ la migliore cosa solo divertimento con gli amici!!!!!!

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