Primo giorno d’estate…

dsc_6856.jpg

E stamattina lo spiaggione delle Fornaci (Savona) si presentava con questo panorama… “saluti da Savona” potrebbe essere la cartolina! Dopo la mareggiatina (un metrozzo d’onda…) di domenica scorsa qualcuno si deve essere accorto che i tre moli di massi “soffolti” posti quest’inverno… badate bene… perpendicolarmente (!) alla spiaggia, da riva verso il largo, possono essere pericolosi… o belin, ma va?!
Il problema è che, in pratica da quando sono nato, qui alle Fornaci tanti anni fa, quasi ogni inverno si cerca di rimediare (?!… mi sembra un parolone), al problema dell’erosione e conseguente ripascimento degli arenili, senza trovare, in tutto questo tempo, una soluzione definitiva. Il commento ascoltato da due arzilli pensionati locali, mentre scattavo le foto stamattina, la dice lunga…
«ingegnere, ingegnere ma secondo lei, cosa fanno questi?!»
«…guardi non so, ma sono sicuro che fanno dei casini…»
Problemi locali certo, ma almeno da non lasciare passare sotto silenzio… non più tardi di una settimana fa, il Secolo XIX ha proposto un articolo, sui veleni presenti sul fondale marino tra Savona e Vado, riprendendo un rapporto, pubblicato dall’Arpal, che evidenzia concentrazioni superiori ai limiti di legge di sostanze pericolose per la salute e cancerogene: idrocarburi policiclici aromatici (Ipa) in proporzioni cento volte superiori alla soglia minima, arsenico, metalli pesanti, come mercurio, piombo e cadmio… concentrati in particolar modo, alla foce del torrente Quiliano… in pratica proprio il famoso spot delle Acque Calde, dove escono tra l’altro le acque di raffreddamento della centrale… ora capisco perchè quando torno da surfare da lì, a casa, accendo la luce senza toccare l’interrutore!
Comunque se n’è parlato per un paio di giorni e poi… silence please!
Beh Wind News, per quel poco che può, un po’ di casino lo continuerà a fare… in quest’ottica, il numero di luglio, cartacaeo per capirci, darà ampio spazio alla situazione dello spot laziale La Punta, oggetto di una vera lotta tra chi lo vuole far diventare un terminal per container e chi lo vuole preservare com’è. Non fosse altro perchè mi sembra lo stesso scenario di Vado, anche se almeno in questo caso non stiamo parlando di una specie di oasi protetta come La Punta, ma di un porto dove sta per essere costruita una piattaforma container, in pratica un’isola di cemento immensa… tutto è già deciso, anche se la popolazione di Vado Ligure, ha bocciato con un referendum il progetto.
Testo e foto by smink

dsc_6861.jpg

 

Altri articoli

Annunci Sponsorizzati

2 replies


  1. Ottimo intervento ma ti devo puntualizzare una cosa….i massi li hanno messi quest inverno….i cartelli che ne indicano la presenza sono spuntati ben dopo che i primi bagnanti di ci sono letteralmente tuffati dentro visto che sono sommersi per mezzo metro….ottimo lavoro come sempre…


  2. Ciao Andrea, ci abito sopra… lo so che li hanno messi quest’inverno… e da allora che i “fornacini” dicono, me compreso, che alla prima mareggiata qualcuno si fa male… e sembra proprio che domenica sia successo così.
    Oggi i massi li stanno togliendo o mettendo meglio… l’ altro aspetto interessante è che questi “giochi togli e metti, metti e togli” che si ripetono con cadenza annuale, senza approdare a nulla di concreto, qualcuno li paga… prova un po’ ad immaginare chi!

Leave a reply