Tempo di custom… sails?!

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C’è stato un lungo periodo nella storia del windsurf, durante il quale, le tavole custom la facevano da padrone.
Era un periodo ancora pionieristico, dove i costruttori di tavole da windsurf, nascevano come funghi: nomi come Punki, PM shape, Blade, Pepe, Hot Wave… solo per parlare della nostra zona, hanno fatto la storia del windsurf.
Anche la più famosa Drops, a livello italiano, in quel periodo sfornava mazzi di custom super colorati.
E le cantine o i garage dove vari surfisti, smink compreso, si cimentavano nella costruzione della propria tavola segando e raspando i pani clarck foam o polistirolo… non si contavano!
Al proposito, non sapete quanto quella sorta di scuola di “carrozzeria” fatta con i suoi primi custom, sia  servita e serva tutt’ora al nostro capo redattore nel restauro dei mezzi d’epoca!
Bando alle ciance… pare che il tempo dei custom stia tornando: non più per quanto riguarda le tavole, ma bensì le vele!
Se per le tavole, resistono e continuano la loro attività, realtà locali ben radicate come ad esempio la nostrana LSD, per le vele è un momento che fioriscono nuove iniziative, un po’ dappertutto.
Persino l’affermata Challenger Sails, come avete potuto leggere nelle news dei giorni scorsi, sta sperimentando e testando delle nuove vele a dire poco avveniristiche e molti conoscono la storia delle WingsSails di Stefano Basso che motorizzano l’asso francese Yannick Anton.
Ma altre realtà si stanno affacciando all’orizzonte nell’ultimo periodo.
Ve la faccio molto breve: visto che la redazione di Wind News ha una visione un po’ diversa del mondo del windsurf, abbiamo deciso di dedicare un po’ di spazio sul cartaceo per sapere qualcosina di più di queste nuove “avventure”!
E così che sul prossimo numero troverete l’intervista di Cassik a Mauro Giusti che ha sviluppato “PiumaTech”, una nuova tecnologia costruttiva per le vele… in breve si tratta di una vela costruita in un pezzo unico senza cuciture sui ferzi o sulle tasche con rinforzi, loghi, tasche, stecche e mini stecche integrate nel sandwich della membrana (in questo caso si può parlare di una vera membrana).
Non vi dico di più e mentre Cassik si occupava di PiumaTech, Smink seguiva Aaron di Wave-Dogs distribution che sta portando avanti tutta una serie di programmi tra i quali in primis lo sviluppo di vele conto terzi.
Durante questo lavoro tra un cliente e l’altro i Wave-Dogs boys stanno sviluppando vele custom ed alberi custom che hanno concezioni nuove e le stanno facendo testare ad amici e collaboratori.
E volevate che i vostro amici di Wind News non fossero della partita?! Proprio in questi giorni stiamo organizzandoci per provare due di queste nuove vele, ma non è tutto…. Smink ha in mente un progettino veramente niente male per motorizzare un giovane (?!) atletino locale, forte tra le onde, con un set di nuove WN sails.
Eh si, ne continua a bollire di roba nel pentolone… vuoi vedere che in quattro e quattr’otto lanciamo una “moda” che farà subito proseliti?!

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6 replies


  1. Be’, per fortuna c’è ancora gente che, mettendoci le mani (e la faccia), riesce ad aprire strade nuove, o almeno a far vedere le cose ANCHE da un altro punto di vista.
    L’era pionieristica del custom è stata meravigliosa: tanti sgorbi ad anatrare tra le onde, certo, ma anche libertà e fantasia al potere.
    Se non fosse per le menti creative e libere, saremmo ancora alle tavolone col boma in legno. Anzi, nemmeno: il windsurf non sarebbe mai nato e noi giocheremmo a briscola al bar sport, parlando di calcoli alla cistifellea.


  2. a proposito di calcoli alla cistifelia… ora che sei diventato quasi un locals…. hai visto che ondine alle Fornaci?!
    Tranquillo perchè nel frattempo sono già calate…


  3. E’ il “quasi” che mi frega… sarò local solo da giugno… sgrunt!
    Carina la pausa pranzo alle Fornaci, bon appetit!
    Questo week end direi che domenica ci potrebbe essere ondina da scirocco… ovviamente il giovedì di tramotagueglia me lo perdo. Ma tra qualche mese arrivoooo!


  4. Ah belin… pensavo fossi già “naturalizzato”! Va beh dai, non ti sei perso molto, onda più da sup che da surf, ma questo è quel che passa il convento ed è sempre meglio che niente… visto che tra l’altro per noi è a costo zero!
    Tra qualche giorno sarà attiva la web cam direttamente sullo spot e quindi da giugno in poi, ci si vede a… Calcutta Point!


  5. Ci sarò col SUP, il fish, una bottiglia di Nostralino e due mozzarelle di bufala DOP!


  6. … mi sa che così “accompagnato” sarai ancora più benvenuto!

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