Il Syncro non è stata una vera sorpresa per me: dopo aver provato ogni anno questa tavola Mistral, ormai so cosa aspettarmi.
Però ogni anno trovo un piccolo progresso: quest’anno, oltre alla nuova costruzione Red Dot, più rigida, sono soprattutto le linee d’acqua a fare la differenza.
Il Syncro è un freemove, un crossover, chiamatelo come volete: è una tavola comunque divertente, dal comportamento sincero, adatta al surfista medio come a quello esperto. Il 104 litri è una misura, a mio parere, azzeccata, perché può servire da tavola grande con una 6,6, ma tollera anche (tranquillamente) una 5,3.
In acqua quel che salta all’occhio è la manovrabilità: le strambate riescono perfettamente in tutte le salse, la tavola è tollerante ed ha un feeling molto “morbido”.
Consiglio la strap singola dietro: con la doppia strap la tavola perde, a mio parere, molte delle sue qualità.
La pinna svolge bene il suo lavoro in manovra, mentre risulta un po’ “deboluccia” sia in velocità che nelle nelle andature tecniche (si tratta sempre di un freemove, ossia un freeride orientato alle manovre).
D’altro canto però, la manovrabilità del Syncro è incredibile ed è alla portata della maggioranza dei surfisti, che potranno iniziare con il freestyle, senza dover acquistare una tavola specifica (che, nella maggior parte dei casi, in andatura non diverte il surfista medio quanto il Syncro).
In più, questa tavola, pur non essendo l’ideale per un principiante del funboard (a causa della distribuzione dei volumi molto “wave”, ha un comportamento simile a tavole più piccole, ed è senz’altro un buon punto di partenza per avvicinarsi ai salti ed alle piccole onde.
Un’ottima tavola, con un buon range di utilizzo, adatta a chi si avvicina al freestyle, ma anche a chi possiede un wave piccolo e desidera una tavola grande con un comportamento wave, con prestazioni simili ad un freeride (senza i “difetti” del freeride).

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