Una tavola… de fero!

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Così direbbero probabilmente a Roma! Fatto sta che sto riparando il mio Signature 84 che mercoledì della scorsa settimana è andata a fare conoscenza con il molo della Spiaggia d’Oro d’Imperia.
Conoscenza che forse era meglio evitare come la peste, visto che dopo aver rotto il top dell’albero e ben ben la vela, la tavola si è infilata tra uno scoglio e l’altro, rimanendo in balia delle onde per diverso tempo, ma ormai così è andata…
A parte i 3000 buchi e buchetti qua e là, un onda più grossa delle altre ha schiacciato la tavola che facendo leva tra uno scoglio e l’altro si è piegata ben bene in coperta! Recuperati con fatica i “reduci”, a casa a “giochi” fermi, ho fatto un rapido conto dei danni e delle possibili soluzioni: del top dell’albero per fortuna l’amico Andrea me ne aveva messo via uno di riserva, la Steel 4,7 è volata alla corte di Aaron di Wave Dogs che me la rimetterà a nuovo (spero) e la tavola… beh per la tavola non mi è rimasto altro da fare che mettermi di buona volontà per eseguire una riparazione con le contro palle! Con il Signature 84 mi trovi molto bene e visto che ha anche il pregio di pesare veramente poco, ho dovuto fare un intervento da… primario!
Sanati, abbastanza agevolmente, i 3000 e rotti bucchetti, mi sono dedicato alla “bella” piega in coperta che attraversava in tutta la sua larghezza la tavola. La riparazione sarà oggetto di uno dei prossimi articoli del cartaceo per la rubrica “hard bricolage”, per ora però vi posso anticipare che questo Signature 84 è costruito veramente con le contro palle!
Dal 1985, quando è cominciata la mia carriera di windsurfista, penso di aver riparato almeno, almeno una trentina di tavole a cominciare dai custom che mi facevo e con cui ho surfato per diverso tempo… in questi anni ho visto di tutto, dalle tavole piegate in due da Max e faticosamente “resuscitate”, a tavole che “dentro” avevamo polistirolo e poco altro… questa invece, nel tentativi di rianimarla, ha esibito una riga di rinforzi a base di carbonio, kevlar in strati e “contro strati” che poco hanno da vedere con una tavola normale… ed infatti è probabilmente più un custom che una tavola di serie!
Ho quasi finito, devo ancora ricarteggiare la “ferita”… ma penso che il mio Signature sia già sulla via di una veloce convalescenza e che possa ritornare a volare con meno di una cinquantina di grammi in più di peso dovuto al mio intervento. Certo la grafica non sarà più quella di prima, ma una tavola troppo “fighetta” non ha mai fatto parte del parco mezzi del Wind News Team!
E al proposito a breve vi farò vedere qualche foto del vecchio Da Curve 79 di Max… per lui la grafica proprio non esiste!

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4 replies


  1. speriamo che riesci ad aggiustare bene bene la vela… in fondo in fondo della tavola non è che ci interessa molto hahahahahahahahaha ma della vela uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuhhhhh :)


  2. Ciao
    approfitto ….sto cambiando tavola . Il signature 84 è una tavola che ha caratteristiche simili al Fanatic freewave 85 trifin( oggi ho il freewave del 2010 )?
    Plana subito , manovrabilità su onde…
    Non ho molta voglia di dargli di 2.000 euro per il te extreme . Grazie


  3. … beh per quanto riguarda peso, manovrabilità e partenza in planata sta su un altro pianeta! Te lo dice uno che ha ancora il suo FW 95 TE del 2011 e che lo ha sempre apprezzato. Unica controindicazione potrebbe stare nel fatto che è un pelo meno accessibile e tollerante del tuo FW 85 (che tra l’altro ho usato a Sal, con divertimento, nelle vacanze di inizio anno!).


  4. Grazie
    penso proprio che non darò a Fanatic 400 euro in più!!!!
    Lorenzo

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