Challenger Konda 5,3 2007

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Challenger Sails propone ormai da diversi anni la Konda per i waver di alto livello che cercano una vela robusta, efficace e maneggevole, destinata ad un utilizzo più estremo rispetto alla Bash.
Di anno in anno questa vela è stata migliorata ed anche l’edizione 2007 che si presenta a livello di design con il nuovo look innovativo ONE “C” CONCEPT DESIGN (adottato anche da tutto il resto delle linee Challenger) non è sfuggita a questo destino, subendo un restyling rispetto al pur validissimo modello dello scorso anno.
Completamente tramata, con rinforzi nei punti di abrasione, la nuova KOnda fa della “solidità” uno dei suoi punti di forza anche perchè alcuni accorgimenti (tipo la protezione delle tasche delle stecche o il mega antibreack) sono pensati per surfisti che vogliono durata non solo tra le onde, ma anche quando armano la vela in un… parcheggio asfaltato!
Bella robusta quindi, ma il tutto condito da un peso accettabile, considerata la qualità costruttiva, e non molto distante dalla Bash, meno rinforzata e più adatta ad un utilizzo on-shore o freestyle.
Veramente facile da trimmare, a patto di avere un buon rdm, la 5,3 vorrebbe come non plus ultra il Challenger Short Plus 400/19 carbon 100%, ma come dicevamo anche altri rdm vanno egregiamente. Al proposito vi posso segnalare che sia per la 5,3 che per la 5,7, abbiamo provato diversi alberi (Maverx Stilo 400/19, Wave Runner rdm 400/19 e Naish Firestick 85 430/21) ed abbiamo armato le vele sempre perfettamente. E questo è, secondo noi, un bel passo avanti in fatto di duttilità.
Questo mese ci siamo organizzati bene… disponevamo addirittura di una steccha in più per le nostre prove in acqua. In principio infatti la KOnda 5,3 era arrivata in redazione munita delle due stecche basse, uguali a quelle montate sulle Bash di quest’anno e cioè molto rastremate in punta, per esaltarne la planata. Ci è stato chiesto di provare i due assetti e così abbiamo fatto: nel primo caso la KOnda risultava molto potente, ma “a secco” evidenziava una strana “s” originata dalla stecca di base. Sostituita questa stecca con quella più rigida, questo inconveniente ottico è scomparso ed abbiamo adottato definitivamente questo assetto che non penalizza più di tanto la planata.
Siamo usciti con ciop e vento molto rafficato, prima di incontrare le onde vere e siamo rimasti particolarmente soddisfatti delle prestazioni della vela. Navigando veramente soprainvelati con la 5,3 non abbiamo trovato particolari problemi nel controllo, mentre, utilizzandola in altre occasioni con il vento giusto, ci siamo ritrovati tra le mani una vela con un comportamento ottimale, con buone doti di velocità finale e potenza ai bassi regimi. Questo ci ha confermato che la KOnda non è stata “snaturata” nella edizione 2007, continuando ad essere una vela molto duttile e non la classica vela side, fatta per le condizioni “ideali”.
A livello tecnico la vela risulta neutra grazie ad un perfetto twist della balumina e al sistema floatting batten che ne esalta le prestazioni tra le onde, ossia nel suo terreno ideale. In surfata tutto diventa divertimento allo stato puro perchè la vela risulta leggera sulle braccia, non stanca in uscita dai bottom ed è ben controllabile nelle fasi aeree dei salti. In strambata e nei cambi di mura, come previsto, evidenzia una rotazione delle stecche veramente morbida.
Anche per 2007 la K-Onda si conferma un’ottima vela adatta ai surfisti più esigenti, ma che strizza gli occhi anche agli altri in virtù della sua duttilità, delle performances generali e della robustezza. Il prezzo poi, che continua ad essere proposto con una promozione del 30% sul listino, le dà una marcia in più.

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