Marcilio Browne (BRA-105) retires from Freestyle!

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Il PWA Freestyle World Champion 2007, Marcilio “Brawzinho” Browne (BRA-105) lascia il freestyle per concentrarsi esclusivamente sulle onde… a caccia del Wave World Title!

Over the last 4 years, there have been only a handful of sailors able to beat Gollito Estredo (V-01) in the PWA Freestyle Tour, Brawzinho has been the only rider to take a World Title in front of Gollito in the last 4 seasons. Brawzinho has also been developing his already impressive wave skills year by year, to the point where he has been able to challenge for podium positions in both disciplines. Brawzinho has also been at the forefront of pushing new manoeuvres in the waves, taking some freestyle moves over into the big waves of Hawaii, whilst at the same time raising the level in Freestyle with some very technical and inspiring performances.

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9 replies


  1. mi pare un ulteriore segno della estremizzazione eccessiva (ma forse inevitabile) del freestyle.
    peccato, perché era partito come un modo di fare windsurf semplice e libero (bastano una pozza d’acqua, un minimo di vento e un’attrezzatura basica), ma è presto arrivato ad un livello alieno (che nemmeno un ragazzino come Browne gli sta dietro). o forse, oso dire, ad un livello un po’… circense?


  2. … e questa estremizzazione coincide ultimamente, al meno a sentire molti degli addetti ai lavori delle varie ditte, ad un sensibile calo delle vendite di tavole freestyle ai “comuni mortali”. Anche a livello di magazine, almeno per quanto riguarda WN, ci rendiamo conto che l’interesse dei lettori anche quando richiedono i test di qualche materiale specifico, è ormai “virato” verso lo slalom, mentre stranamente resiste il freeride e continua ad interessare freewave e wave. D’altra parte potrebbe anche essere una sensazione legata al target di WN, come dicono in molti il giornale dei surfisti “medi”… ed infatti, a proposito di surfisti di livello medio, chi di noi in redazione sarebbe in grado di dare un giudizio sensato su una moderna tavola freestyle?!


  3. … meno male che c’è WN allora, anche perché i surfisti “medi” sono e saranno sempre la maggioranza.
    la cosa curiosa è che se faccio un patetico off the lip backside su un’ondina di un metro ad Andora mi sento comunque di fare wave riding (anche se è solo una pia illusione, il feeling è esaltante). allo stesso modo se mi sembra di andare veloce, mi sento “slalom” anche se in realtà vado come una lumaca.
    ma se non chiudo nemmeno la vulcan, come posso identificarmi con uno che fa un trick contemporaneo?
    andare veloce e surfare sulle onde sono piaceri primordiali (tant’è che sono passatempi anche per i delfini), mentre fare dei tricks non è per tutti, in tutti sensi.


  4. Ciao, scusate ma io la penso diversamente. Escludo che Marcilio smetta di fare PWA freestyle perchè non riesce a tenere il passo delle nuove manovre, è ridicolo! Semplicemente, come già Kauli e Ricardo hanno fatto prima di lui, DOPO aver vinto il freestyle PWA si focalizza sulla disciplina più entusiasmante, che è il wave e su questo siamo tutti d’accordo. Il fatto è che a quei livelli non puoi assolutamente pensare di poter vincere sia in PWA wave che freestyle, devi selezionare. Poi, siete sicuri che il livello freestyle pro sia più inarrivabile per un “medio” che non quello del wave?
    In Italia ci sono almeno 10/15 frestylers in grado di chiudere manovre da podio PWA, ma io non conosco NESSUN italiano che chiude un “front side wave 360” o un double fwd sia mure a dritta che mure a sinistra o un pushloop into fwd, e ne conosco solo uno che chiude goyter ed airtaka davanti all’onda, e quanti surfano onde da 2 o 3 alberi (a parte il fenomeno Porcella che però è più hawaiano eccezionale che italiano medio),mentre i pro lo fanno ad occhi chiusi.Quindi non sarei così sicuro che il freestyle dei pro è inarrivabile mentre il wave dei pro è alla portata di chiunque: alla portata di chiunque c’è SOLO il freeride , e nemmeno questo è così scontato…


  5. Non capisco perchè accanirsi con il freestyle. Io penso che sia comunque un bel modo per acquisire più confidenza con l’attrezzatura a qualunque livello si pratichi. Ritengo che sia uno strumento utile per i miglioramenti nello slalom, freeride e wave. Chi ha fatto race, per esempio, sa benissimo di avere imparato molto in termini di trimmaggio attrezzatura e che queste nozioni gli sono utili anche quando si cimenta in antre discipline. Lo stesso vale per il freestyle. Invito tutti a provare le manovre old school e, perchè no, anche qualche saltino e qualche slashata.


  6. Ragazziiiii… prima che la cosa “degeneri” come al solito quando si parla di freestyle, viste le tante “correnti” di pensiero, preciso che nessuno si accanisce… anzi parlo per me che è sempre meglio, come caporedattore and editore di WN, non mi accanisco contro il freestyle: ho solo riportato nel mio intervento quando si sente in giro e quanto chiedono a noi di WN, in fatto di test, i lettori. E’ molto probabile che alle redazioni di riviste con altro target o target più alto o diverso, come lo volete chiamare, del nostro, arrivino altri tipi di richieste.
    Ciò non toglie che la pensi più o meno come Andrea… ma il mondo è bello perchè è vario ed anche perchè ci sono un sacco di riviste e web che occupandosi sempre di windsurf prediligono discipline diverse… l’importante è sempre quello di non avere la presunzione di avere il… verbo divino e che il lettore possa scegliere il giornale in cui più si ritrova oppure magari comprarseli tutti!
    smink


  7. Ciao Smink, bel commento. Mi è piaciuto! L’importante è divertirsi sempre… e tutte le discipline fanno “brodo” per arrivare ad essere dei windsurfisti completi. Ovviamente in ogni disciplina poi c’è l’estremizzazione, naturale conseguenza di ogni sport. Marcilio se pensa di voler raggiungere traguardi importanti nel wave poteva solo fare una scelta, quella che ha preso. Come Esempio abbiamo proprio il suo connazionale, criticato quando a suo tempo fece la stessa scelta… ma ottenendo poi risultati eccellenti. Cavolo è dal 23 settembre che non tocco il boma… mamma mia che voglia ho di tornare in acqua!


  8. Beh Fabietto, ormai c’ho un’età che posso sembrare quasi (?!) saggio!
    Ad uscite, tranquillo non ti sei perso molto: o migravi al caldo o troppo frio! Tra freddo e problemi di salute famigliari, sono ad un misero 11 nel 2010, ma contando anche il surf da onda!
    Dai ancora una settimana di freddo, poi magari…
    smink


  9. E’ proprio vero che i giudizi cambiano a seconda delle aspettative, io sono ad un “buon “11 dall’inizio dell anno contando il suf da onda (o meglio da schiuma visto il mio livello infimo). Volevo intervenire a proposito dei test freestyle: penso che vista l’enorme esperienza accumulata in anni di test un minimo di giudizio lo possiate esprimere anche in tema tavole e vele freestyle, un giudizio valido per i surfisti comuni che non si interessano alle manovre doppie o triple ma che magari aspirano a chiudere una comunissima vulcan, magari contrassegnando il test con una “timbro” normal surfer. Anche perche vedo tanti ragazzi che si comprano una tavola freestyle e ci fanno, giustamente, il freeride spesso in spot di acqua piatta vedi i ns laghi, perchè in alcuni casi risultano molto più comode e divertenti dei freeride, infatti planano molto presto e ti consentono raggi di curva divertenti (non tutte).
    Domanda… per definirsi freestyler ad oggi cosa bisogna saper fare? La duck jibe quando ho iniziato io era già roba da ricchi (ma e’ anche vero che i dinosauri pascolavano in pianura padana)
    Per chi è infortunato… io ho piegato il ginocchio a 90 gradi dalla parte sbagliata 2 volte e capisco tutto il tuo sconforto… tieni duro poi si dimentica tutto.

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