chachoo by mattia pedrani

chachoo clew first

Questa manovra è una delle più difficili in circolazione dal punto di vista tecnico, infatti nelle estrazioni del lotto delle mie manovre freestyle (che non sono 90, ma prima o poi ci arriveremo) la chachoo è stata la regina dei ritardatari!
Anche perchè l’importante è eseguirla nel modo in cui il grande Ricardo l’ha concepita nel 2002, e non come fanno molti, che per avere una media più alta eseguono qualcosa che assomiglia alla chachoo normale, ma mollando la vela per un millesimo di secondo ed andando subito ad afferrare il boma sulle nuove mure.
La chachoo è l’unica manovra in cui, durante quasi tutta la rotazione, la vela fluttua nell’aria senza che la si tocchi, quindi devi lanciarla nel vento e non attaccarti al boma in aria, tipo scimmia sui rami come nella chachoo switch!
La chachoo “rubata” offende quella VERA, che è la manovra più stilosa e tecnica nel repertorio di freestyle. Il colpevole meriterebbe derisione e per capire cosa intendo, cerca sul link http://www.continentseven.com/museum73.php tra le Chachoo! Ne vedrai tante dei più bei nomi del freestyle mondiale: bene, alcune sono VERE, altre sono rubacchiate, altre rubate spudoratamente, trova tu i “colpevoli” !
Tolto il sassolino… diamoci da fare! Comincia la manovra al traverso con buona velocità, ma con la vela non troppo piena e cerca una zona sottovento piatta come un biliardo, possibilmente con un po’ meno aria (tipo l’inside di Valma, che è perfetto: beati Gigi e Marcello!). Vai al lasco e tieni il boma vicino al corpo preparandoti a staccare. Appena trovi un piccolo chop molla la mano anteriore e vai a prendere la fine del terminale come una normale duck jibe: prima di mollare l’ex braccio posteriore tira sul boma per cominciare a far staccare la tavola, poi molla anche quello e contemporaneamente tira con quello ex anteriore sul terminale per decollare… poi guarda la vela andare per la sua strada! Quando la tavola è in aria rannicchia la gamba posteriore e stendi quella anteriore in modo che la prua tocchi ed inneschi la rotazione. Gira la testa ed i fianchi verso poppa (rotazione che hai iniziato tirando con violenza il terminale sottovento e verso poppa quasi come volerlo far passare dietro la testa e che deve continuare per tutta la manovra). Se hai tirato con forza sufficiente la vela si abbasserà fin quasi a toccare l’acqua per poi riprendere vento al contrario e tornarti magicamente in mano alla fine della rotazione. La tavola fa esattamente lo stesso movimento della normale spock, solo che non puoi scaricare il peso nel boma ed è quindi molto difficile restare a centro tavola senza appoggi. Una volta che avrai quasi completato la rotazione della spock, la vela ti tornerà in mano (forse) e dovrai solo completare la rotazione cercando di non sembrare troppo sorpreso di aver chiuso una delle manovre più elusive e difficili del freestyle moderno!
Il segreto?! Un atteggiamento “zen” nei confronti della vela! Come fai a farla tornare su?! Fregatene… concentrati solo sulla rotazione della tavola, poi giri la testa e la vela è lì che ti aspetta: eccitante come se trovassi ad aspettarti sotto casa la velina dei tuoi sogni! E se vuoi vederla dal vivo, la trovi sul mio sito www.mattiapedrani.com
scarica la moves in formato pdf

 

Annunci Sponsorizzati

Leave a reply