Gun sails Hammer 4,2/08

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Di nuovo la vela più radicale della gamma Gun sails alla prova di Wind News… questo fatto ci permette di dirvi che dalla prima Hammer provata nel 2004 a quella di quest’anno, c’è un vero abisso. La vela del 2004 andava benino, ma faceva del prezzo, abbordabilissimo anche allora, il suo cavallo di battaglia, mentre ora, con il passare degli anni, è andato via via affinandosi fino a giocarsela ad armi pari o nel caso della costruzione a prova di bomba, a sorpassare vele che costano quasi 200 euro in più.
A testimonianza del cambio di passo della veleria tedesca vi segnalo il fatto che la Hammer non è più neppure legata al discorso albero ideale: montata con alberi di diverse marche, continua ad esprimersi al meglio, anche se l’abbinamento con Reptile 400/19 Pynthon 100 rdm è risultato migliore persino di quello con un  370/17, di altra marca, ma sempre rdm, a cui l’abbiamo provata ad abbinare essendo, vista la misura d’albero (393 cm), forse più indicato. Si tratta di differenze veramente minime, ma con il Reptile (forse perchè prodotto dalla stessa factory dei Gun mast) la Hammer 4,2 evidenzia un feeling veramente più morbido e tollerante.
Quest’anno è persino più facile da trimmare alla perfezione visto che necessità di un briciolo in meno di tensione di caricabasso.
Sempre costruita 100% in monofilm tramato, con rinforzi in tutte le zone sensibili la Hammer 4,2 pesa ancora qualcosa in più della concorrenza, ma ripaga alla grande alla prova del crash test a cui l’abbiamo, involontariamente, sottoposta. Incastrata in una roccia e soggetta per un buon quarto d’ora all’azione delle onde ne è uscita con qualche “ditata” nel tramato bianco, un paio di minuscoli strappetti nella tasca, ma alla fine praticamente indenne.
In acqua è un vero spettacolo, “morbida” al punto giusto, spinge quel minimo in più dell’anno scorso per accontentare chi l’aveva trovata, allora, poco potente, ma rimane leggera sulle braccia, nervosa e reattiva… in pratica conferma in pieno i pregi dello scorso anno.
Ai bassi regimi per erogare la potenza, basta chiudere con la mano posteriore, e grazie anche al buon giro d’albero la vela mette a disposizione subito lo spunto giusto per planare bene e per saltare con facilità. Il bello è che con il ventone non ci si ritrova con una vela instabile tra le mani, neanche soprainvelati a paletta, come spesso ci è accaduto in Francia nell’ultimo periodo. In queste condizione quando si prova ad aprire la vela per surfare front side, o soltanto per strambare, spesso e volentieri, si “vola via” ed invece la Hammer 4,2 rimane bella neutra, cosa che ci permetterebbe, se fossimo capaci, di spararci dei cut back stellari in surfata.
Indicata per i surfisti di peso medioleggero e dotata di una grande manovrabilità la Hammer 4,2 è una vela wave reattiva e dinamica,  pienamente a suo agio in surfata e nei salti… il tutto ad un prezzo tra i più bassi del mercato.

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